CRESCERE INSIEME – PROGETTO CREMONA

Crescere Insieme è un progetto triennale nato nell’ambito del Bando Prima Infaniza 0-6 anni, promosso dall’Impresa Sociale Con i Bambini e finanziato da ACRI, che realizzerà in provincia di Cremona, nello specifico nell’Unione Lombarda dei Comuni Fluvialis Civitas (Gerre de’ Caprioli, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Stagno Lombardo), una serie di azioni mirate a contrastare la povertà educativa nel bambini tra 0 e 6 anni.

Filo conduttore del progetto è rappresentato dalla figura del “nonno”: la memoria, i tempi, l’esperienza, le diverse forme di cura e le competenze di chi non ha una responsabilità in prima linea possono divenire una rete di protezione importante per integrare la cura, le esperienze, gli apprendimenti dei bambini e utilizzare competenze e conoscenze che gli anziani ancora attivi hanno maturato nel corso della vita.

L’ipotesi su cui si fonda il progetto è che se si sostengono i genitori, anche attraverso iniziative formative/informative, il confronto e l’attivazione di servizi integrativi, probabilmente i loro bambini avranno maggiori opportunità di sviluppo ed apprendimento.

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO

  • incrementare l’accesso al sistema dei servizi 0-6 anni con una particolare attenzione alla fascia di età 0-2 anni
  • facilitare l’integrazione e l’inclusione di famiglie straniere in condizioni di isolamento e a rischio di emarginazione sociale, attraverso l’inserimento dei loro figli piccoli nei servizi 0-6 anni
  • potenziare il capitale sociale e fiduciario (l’insieme dei legami) delle comunità di appartenenza delle famiglie con figli 0-6 anni
  • aumentare le connessioni tra sistemi di servizi tra la città e le periferie per facilitare il raccordo tra i diversi ordini di scuola: prima infanzia – infanzia – primaria

 

IL CONTESTO

I comuni di Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Gerre de’ Caprioli e Stagno Lombardo, costituiti nell’Unione Lombarda dei Comuni Fluvialis Civitas nel 2016, sono quattro paesi limitrofi alla città capoluogo di Cremona. L’area è molto vasta, circa 90 km quadrati, per circa 6.000 abitanti. Alla scarsa densità abitativa, si aggiunge il fatto che un discreto numero di abitanti risiede nelle cascine, abitazioni rurali spesso distanti non solo tra loro ma, anche, rispetto al comune di riferimento. Il rischio ormai appurato è quello di un progressivo impoverimento del territorio che rischia di trasformare questi luoghi in Paesi dormitori.

ALCUNI DATI:

  • I bambini nati dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 sono 134.
  • I bambini di età compresa tra gli 0 e i 6 anni sono complessivamente 310 di cui 134 nella fascia 0/2; 56 sono di origine straniera
  • I bambini frequentanti l’unico nido (privato) sono 15 e frequentanti la scuola per l’infanzia sono 144-

Esistono contemporaneamente potenzialità e criticità e questo induce alla necessità di sperimentare nuove flessibili offerte educative che si trasformino in opportunità, per instaurare nuove relazioni per i bambini e per le loro famiglie, affinché ritrovino il desiderio, ma anche i luoghi, per stare insieme e consolidare così il legame col proprio territorio. Il recupero del primo piano dell’ex edificio scolastico del Comune di Pieve d’Olmi, oggi Casa della Cultura, sarà un ulteriore elemento per creare un luogo di ritrovo, di incontro, di riferimento, per piccoli e grandi.

L’attività produttiva prevalente è quella agricola e in particolare l’attività di allevamento delle vacche da latte. Questo ha favorito l’insediamento nelle cascine di cittadini stranieri provenienti dall’India. Nuove offerte educative e di socializzazione aiuterebbero il processo di integrazione di queste famiglie e dei loro figli.